In una società in cui molto spesso si scambiano i fini con i mezzi, si crede che un buon corso di Social Media Manager possa bastare per essere in grado di curare in modo consapevole e professionale la comunicazione social di un ente o di un'azienda.
Un corso professionale è sempre cosa buona, un'opportunità formativa che arricchisce il proprio know-how ed apre nuovi orizzonti.
Bene quindi frequentare e andare sempre alla ricerca di nuovi sbocchi formativi.
Ma resta un input da sviluppare.
Illudersi che da solo basti è sbagliato.
Il social media marketing è una disciplina complessa che si avvicina molto più al giornalismo che all'informatica.
Asserire che per lavorare come social media manager basta un corso di social media marketing è come dire che per fare il giornalista è sufficiente saper usare bene Microsoft Word.
Le piattaforme sono solo mezzi.
Indispendabile è conoscerne le dinamiche e le potenzialità offerte per la pubblicazione e la promozione dei contenuti.
Ma l'anima e il fine dell'attività resta comunicare.
E comunicare, tramite i social media così come con un qualsiasi altro mezzo, richiede una cultura generale ad ampio spettro, l'abilità di cogliere nessi e legami tra i fatti, la capacità di discernere quali foto e video includere nel rispetto dell'etica e della sensibilità di coloro di cui si scrive.
Occorre acquisire, negli anni e con la pratica, una forma mentis che investe l'intero modo di approcciarsi al messaggio e/o alla notizia che si intende divulgare.
L'intero processo produttivo che va dalla ricerca delle fonti alla pubblicazione e la promozione finale, che è, dunque, solo una parte finale.
Il comunicatore professionista, e ciò vale anche nel campo del social media marketing, è colui che sa fare anche un passo indietro e che ricorda che dietro ad ogni attività resta sempre il servizio alla persona e che ogni azione deve innanzitutto essere connotata da umanità e rispetto.
Umanità e rispetto: quante volte nell'ambito della comunicazione si sacrificano questi valori sull'altare della competizione e del tempismo?
Ancor prima della conoscenza delle dinamiche sottostanti mezzi e piattaforme, il social media marketing (che sia anche content creation) richiede la conoscenza della storia, la sensibilità dell'arte, il buon gusto della letteratura, la capacità di critica e di ragionamento della filosofia, la capacità di ascolto della psicologia, la comprensione di usi e costumi dell'antropologia, la correttezza della grammatica, la conoscenza dei principi della comunicazione e della sociologia, la comprensione delle culture estere se ciò che si produce va a sconfinare anche fuori Italia, la conoscenza del diritto del web e dei social media.
Altro che semplice corso...