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Human Brain Project

Human Brain Project é un progetto multidisciplinare nel campo dell'informatica e delle neuroscienze avviato e finanziato dalla Comunità Europea.

Il progetto mira a raccogliere tutte le conoscenze scientifiche disponibili sul cervello umano con lo scopo di:

  • simulare l'intera attività cerebrale su sofisticate piattaforme informatiche;
  • creare un'unica infrastruttura europea di ricerca neuroscientifica sul cervello su cui lanciare tanti progetti nazionali ed internazionali.
  • Tale obiettivo ha richiesto la costituzione di una comunità scientifica di studiosi e ricercatori di discipline molto diverse tra loro: la neurologia, l'informatica, la robotica, l'intelligenza artificiale, la fisica, la biologia, diverse discipline di tipo medico e ingegneristico, ma anche l'etica e la filosofia.

    Questa sinergia tra competenze mira a formulare una sorta di sapere centralizzato, un database che:
    raccolga e colleghi tutti i dati della neuroscienza disponibili sul funzionamento delle molecole, dei neuroni e dei circuiti cerebrali;
  • integri i dati raccolti in modelli e simulazioni del funzionamento del cervello;
  • aggiorni i dati restituiti con i dati biologici;
  • collochi le conoscenze disponibili ed i dati raccolti ed integrati in un circuito virtuoso in cui i dati delle simulazioni forniscono a loro volta informazioni preziose da integrare con i dati reali disponibili.

 

Il lavoro scientifico è bidirezionale, con la duplice meta di carattere neuroscientifico e tecnologico.

In ambito neuroscientifico si mira alla creazione di un modello virtuale di malattie grazie al quale comprendere, diagnosticare e contrastare malattie neurologiche e degenerative, come Alzheimer, Parkinson, autismo, epilessia, schizofrenia.

In ambito tecnologico, l'obiettivo è la comprensione dei meccanismi di funzionamento del cervello al fine di operare un processo di reingegnerizzazione inversa che conduca alla costruzione di computer neuromorfici.
I computer neuromorfici sono sistemi informatici basati sul modello del cervello in grado di superare i limiti delle architetture attuali in materia di efficienza energetica, programmabilità ed affidabilità.

 

Il progetto comprende la realizzazione di 6 piattaforme scientifiche, che, rese disponibili al pubblico per la prima volta nel 2016, consentono l'accesso a modelli ed atlanti del cervello, a software di simulazione e ad altre numerose risorse.

Le 6 piattaforme sono:
1. Neuroinformatics Platform
2. Brain Simulation Platform
3. Medical Informatics Platform
4. High Performing Computing Platform
5. Neuromorphic Computing Platform
6. Neurorobotics Platform

 

1. La Neuroinformatics Platform é una piattaforma finalizzata a:
riunire tutti i dati e le conoscenze sul cervello;

  • gestire l'accesso ai dati condivisi, tra questi modelli e atlanti del cervello personalizzati navigabili in 3D;
  • identificare e sviluppare ontologie per lavorare con i dati e qualificare la simulazione cerebrale.


2. La Brain Simulation Platform é una piattaforma collaborativa che ha l'obiettivo di ricostruire e simulare i modelli cerebrali attraverso una suite di strumenti software.

 

3. La Medical Informatics Platform é una piattaforma medica informatizzata che:

  • raggruppa i dati sulle malattie mentali messi a disposizione da ospedali pubblici e compagnie farmaceutiche;
  • consente ad ospedali e centri di ricerca di accedere e condividere a loro volta dati medici, nel rispetto della privacy dei pazienti;
  • permette agli utenti di studiare informazioni rilevanti sulle malattie cerebrali.
    Lo scopo di tali analisi è l'identificazione di gruppi di disturbi neurologici per favorire lo sviluppo di nuovi strumenti e nuove strategie per il trattamento delle malattie degenerative come l'Alzheimer, il Parkinson ed altre.

 

4. La High Performing Computing Platform é la piattaforma che sviluppa e fornisce il supporto della tecnologia informatica più evoluta oggi disponibile per l'elaborazione dei modelli di calcolo.
Permette agli utenti l'esecuzione di simulazioni cerebrali multi-scala ad alta intensità di dati e la gestione di flussi di lavoro con l'analisi e la visualizzazione dei dati.

 

5. La Neuromorphic Computing Platform é la piattaforma che consente agli utenti l'utilizzo di software e tecniche di computazione neuromorfa per eseguire simulazioni ed emulazioni.
Permette l'accesso e l'utilizzo delle piattaforme BrainScaleS e SpiNNaker.
BrainScaleS é un'architettura che consente di simulare la plasticità delle connessioni neuronali.
SpiNNaker é un'architettura multicore e parallela volta a simulare il cervello umano e le sue connessioni nel modo più accurato possibile.

 

6. La Neurorobotics Platform é una piattaforma che fornisce un ambiente condiviso che permette di integrare i modelli cerebrali virtuali con dei simulatori di robot.
L'obiettivo é favorire lo sviluppo di architetture ispirate alla biologia del cervello per il controllo di robot.

 

L'Unione Europea ha completamente finanziato la fase iniziale del progetto, prevista di 10 anni.
Il progetto ha avuto inizio ufficialmente il 1 Ottobre 2013.
A dar vita al progetto il neuroscenziato israeliano e professore del Politecnico Federale di Losanna (EPFL) Henry Markram.
L'HBP ha sede a Ginevra, é coordinato dall’Ecole Polytechnique Fédérale di Losanna e coinvolge centinaia di laboratori in Europa.

 

Il lancio del progetto ha coinvolto 19 Stati membri, 118 partner, 87 istituti di ricerca europei, ai quali nel corso degli anni si sono aggiunti altri centri di eccellenza.
L'Italia ha costituito una Comunità Nazionale che interagisce con il Ministero della Ricerca, il Ministero della Salute e il Ministero dello Sviluppo economico e con il CNR, l'hub italiano per l'HBP europeo.
Alle 5 eccellenze italiane che hanno partecipato al lancio si sono aggiunte altre unità operative: attualmente collaborano 19 istituti e centri di ricerca italiani.

 

Nel 2013 la Comunità Europea ha selezionato l'HBP come progetto bandiera di ricerca e sviluppo dell'UE, insieme al Progetto Grafene.

Attento alle questioni di etica e filosofia, l'HBR segue i principi del RRI (Responsible Research and Innovation - Ricerca e Innovazione Responsabile).

Per “Ricerca e Innovazione Responsabile” si intende, secondo la definizione fornita dal filosofo e ricercatore per la Commissione Europea René von Schomberg:

“un processo trasparente ed interattivo, attraverso il quale i vari attori della società e gli innovatori interagiscono per far si che il progresso scientifico e tecnologico possa dar luogo a processi e prodotti che siano sicuri per l’uomo e l’ambiente, eticamente accettabili e rispondenti alle esigenze ed ai bisogni degli individui e della società”.